Lo Yoga può rappresentare uno strumento di aiuto per bambini con difficoltà scolastiche, problematiche legate alla coordinazione, disprassie e/o con Disturbi Specifici di Apprendimento.
Alcuni dei “poteri” dello Yoga per i bambini con DSA:
1) Miglioramento della coordinazione, della motricità e dell’equilibrio;
2) Miglioramento della sensibilità percettiva visiva;
3) Miglioramento di alcune funzioni esecutive (pianificazione, organizzazione, gestione
del tempo…);
4) Miglioramento dei tempi di attenzione;
5) Miglioramento nella memoria verbale e spaziale;
6) Favorisce il rilassamento muscolare;
7) Accompagna verso un maggior riconoscimento emotivo;
8) Aiuta nella gestione e nel controllo dell’ansia;
9) Allevia lo stress e incentiva il pensiero positivo;
10) Favorisce la “messa in campo” di risorse e potenzialità che contribuiscono a
costruire una maggior autostima di sé.
Infine, ma non meno importante, è una pratica coinvolgente e divertente adatta a
tutti i tipi di età e a quasi tutti i soggetti.
Lo Yoga è una disciplina duttile, per tale ragione si rivela uno strumento d’integrazione e
d’inclusione efficace per tutti i bambini e i ragazzi, in qualunque fase della loro vita.
RI-EDUCAZIONE DEL GESTO GRAFICO E DELLA SCRITTURA:
Scrivere non è un processo spontaneo bensì acquisito nel corso dello sviluppo del bambino, ci si avvicina ad essa già nel primo anno di vita, raffinando le abilità necessarie al raggiungimento dell’abilità scrittoria molto prima dell’ingresso a scuola.
Durante le fasi di apprendimento della scrittura non sempre le abitudini di prensione, postura, direzionalità ed esecuzione vengono automatizzate in modo corretto. Nel corso del tempo gli automatismi errati si stabilizzano causando l’insorgere di difficoltà
grafomotorie o disturbi riguardanti la scrittura, come nel caso della disgrafia (DSA).
Le difficoltà di scrittura incidono sulle capacità di apprendimento del bambino coinvolgendo fortemente la sua sfera emotiva. Spesso i bambini che faticano a scrivere hanno vissuti scolastici negativi che generano frustrazione e demotivazione verso il percorso scolastico.
L’apprendimento della scrittura è un processo complesso che coinvolge e integra abilità motorie, linguistiche, visuo-percettive, attentive ed emotive. L’ormai condiviso assunto pedagogico “non si scrive solo con la mano, ma con tutto il corpo”, porta alla luce la
necessità di facilitare il raggiungimento dei prerequisiti alla scrittura a partire dalla scuola dell’infanzia, necessari anche per sviluppare una corretta impugnatura dello strumento grafico e di un’adeguata postura del corpo scrivente una volta raggiunta la scuola primaria
che prevede un immediato “approccio al foglio”.
L’educazione grafomotoria dei bambini ha vissuto nell’ultimo decennio un notevole mutamento dovuto soprattutto ai cambiamenti socioculturali attuali. La diffusa digitalizzazione e il progressivo abbandono della “scrittura a mano” hanno reso necessaria una riflessione pedagogica relativa alla necessità di un avvicinamento e di un’educazione consapevole alla scrittura all’interno dei diversi contesti scolastici. Parallelamente all’importanza dell’utilizzo delle nuove tecnologie nei processi d’apprendimento, vi è la consapevolezza che la scrittura rappresenti un patrimonio umano non solo da conservare, ma soprattutto da valorizzare.
La scrittura rappresenta un canale comunicativo fondamentale per l’essere umano con una forte incidenza sulla sfera personale del singolo individuo; per tale ragione, è importante riconoscere la valenza di questo strumento sin dal primo momento della sua acquisizione. Generalmente i bambini di oggi fanno sempre più fatica a scrivere poiché assumono impugnature e posture scorrete, eseguono gesti disarmonici, appaiono lenti, disorganizzati e imprecisi. Queste maldestrezze esecutive e organizzative ostacolano lo sviluppo delle abilità graficopittoriche, in particolar modo l’apprendimento della scrittura in corsivo.
L’obiettivo del percorso educativo o riabilitativo di educazione del gesto grafico è quello di recuperare i prerequisiti e le abilità di scrittura, al fine di costruire una grafomoticità autonoma e funzionale all’età. Aiutare a ritrovare il piacere nella scrittura , attenuando gli
elementi di fatica e demotivazione.
Accompagnare i bambini e i ragazzi che presentano un Disturbo Specifico inerente la scrittura in un percorso individualizzato volto all’acquisizione armonica della competenza.
Lo Yoga rappresenta uno strumento importante nell’educazione al movimento consapevole, nel miglioramento della coordinazione, dell’equilibrio e della motricità.
Lo Yoga con i bambini che presentano difficoltà nel raggiungimento dei prerequisiti per la scuola primaria è un potente strumento compensativo.
PERCORSI EMOTIVORELAZIONALI:
Gestione emotiva dell’ansia nel bambino
Nei bambini e nei giovani le principali difficoltà di regolazione emotiva si manifestano generalmente con preoccupazioni relative agli impegni scolastici o alle prestazioni che coinvolgono la sfera familiare, amicale e sportiva.
Non tutti i bambini portatori di determinati vissuti sviluppano un disturbo d’ansia, ma tutti i soggetti in età evolutiva hanno sperimentato sentimenti di preoccupazione e di paura che in determinati momenti della vita possono risultare particolarmente ingombranti e faticosi
da gestire.
La cosiddetta “ansia da prestazione” che a breve termine può aiutare nel costruire un atteggiamento performante, è la stessa che con il passare del tempo o in particolari situazioni di fragilità emotiva, può determinare condizioni di forte coinvolgimento emotivo nel bambino e nell’adolescente.
L’ansia è una condizione di forte disagio e agitazione intensa che il soggetto vive in relazione a prove concrete o nelle relazioni con gli altri. Essa può celare in diversa misura il timore del giudizio negativo, dell’insuccesso, della squalifica di sé e la paura di deludere le aspettative degli altri, in particolar modo dei genitori. Molto spesso l’ansia genera dei meccanismi interni difficili da controllare razionalmente e si presenta come risposta davanti alle sfide e alle scelte quotidiane, condizionando le scelte personali e creando situazioni di forte malessere che talvolta incidono direttamente sul benessere fisico, oltre che sul piano psico-emotivo.
Imparare a gestire l’ansia da prestazione è percorso educativo di presa di consapevolezza del proprio mondo interiore, dei pensieri e dei sentimenti che lo animano.
L’accompagnamento pedagogico con questi bambini e ragazzi mira al riconoscimento di questa difficoltà, individuando le strategie e le risorse possibili per trasformare questo sentimento paralizzante in una risorsa generatrice di possibilità.
Lo Yoga rappresenta uno strumento utile per imparare a mentalizzare le proprie emozioni, per riconoscere i propri stati d’animo dando un nome ai vissuti e alle esperienze.
Per tale ragione, lo Yoga, può rappresentare uno strumento di crescita emotiva che agisce sullo sviluppo globale del bambino e di chi si prende cura di lui.
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