Incontri che volgeranno a scoprire l'aspetto più sottile, a lavorare sugli stati emotivi e mentali attraverso gli strumenti che lo Yoga ci mette a disposizione: posizioni dolci, Pranayama, Mudra, Mantra, tecniche di concentrazione e rilassamento, Yoga Nidra, ecc...

La nostra mente è sempre in attività e propensa ad immagazzinare grandi quantità di informazioni.

La pratica della presenza mentale è il modo che abbiamo per riprodurre l’attività cognitiva e per attivare dei cambiamenti dagli stati delle onde cerebrali beta, a quelli delle onde alpha e theta.

Tecnicamente, questo significa che si riduce il lavorio mentale, ovvero l’eccesso di attività cognitiva caratterizzato da preoccupazioni, tensioni e dagli offuscamenti mentali.

Con la presenza mentale, la mente si acquieta e questo genera la consapevolezza.

Nelle pratiche meditative, con il termine ‘consapevolezza’ si intende un particolare stato mentale registrabile sia con l’EEG che con l’ECG e con le tecnologie di neuroimaging.

Nello stato di consapevolezza, mutano le emozioni perché subentrano stati di calma, si acutizzano le capacità sensoriali, aumenta la capacità di attenzione, memoria e concentrazione e aumenta la lucidità mentale.

Si regolarizza il battito del cuore, con benefiche ricadute sulla circolazione.

La consapevolezza creata dalla Meditazione, agisce anche in termini di regolazione sui processi biologici, mentali ed energetici dell’organismo.